DRAGON TRAINER 2. (How to Train Your Dragon 2 - 2014)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Dean DeBlois
Sceneggiatura di: Dean DeBlois
Tratto dai libri di: Cressida Cowell
Prodotto da: Bonnie Arnold
Produzione: DreamWorks Animation, Mad Hatter Entertainment, Vertigo Entertainment
Animazioni: DreamWorks Animation
Edizione Italiana: 20th Century Fox
USCITA ITALIANA: 16 AGOSTO 2014
Dopo il bel titolo del 2010 l'accoppiata vichinghi e draghi si ritorna con un sequel che promette tanto e mantiene ogni singola parola. Era difficile replicare alle belle idee del primo capitolo e senza l'amico e co-regista Chris Sanders, ma DeBlois copre egregiamente la sua assenza.
La storia ci riporta di nuovo a Berk, ridente cittadina nordica composta da scogliere a picco sul mare e vichinghi. Si ritorna esattamente cinque anni dopo gli eventi del primo titolo con tutte le aggiunte che quelli avevano portato, ovvero i draghi. Da animali da cacciare ad animali domestici, adesso la vita si presenta veramente diversa e, per molti versi, più serena. Hiccup e tutti gli altri giovani sono ormai cresciuti e lui meglio di tutti ha già le carte in regola per ricoprire il ruolo che suo padre vuole per lui. Ma il giovane cavaliere non è delle stesse idee e passa le sue giornate ad esplorare i confini della sua terra. Confini che hanno in serbo ancora molte sorprese.
Se la prima produzione ha avuto qualche problema nella sua concezione e non è mai stata una scelta di punta degli studios, il secondo arriva in pompa magna grazie al background che i due autori, Sanders e DeBlois, hanno creato. E il secondo, interpellato su questa nuova produzione, promette da subito più draghi, più azione e molto altro ancora. Premesse che sono state soddisfatte appieno.
La storia presenta alcuni nuovi personaggi, pochi, ma ben caratterizzati, ognuno con spazio a sufficienza per capirne il carattere e, contemporaneamente, ci mostra la crescita dei giovani conosciuti nel primo capitolo. Occhi puntati ovviamente su Hiccup e Astrid e sul capo villaggio, ma al centro delle vicende ritroviamo ancora il rapporto tra padre e figlio a cui si aggiungerà anche un nuovo e atteso elemento.
Ma gli autori osano ancor di più spingendo sul pedale dei sentimenti senza rispiarmiare sulle scene d'azione e senza correre il rischio di essere ripetitivi rispetto al primo capitolo. L'antagonista infatti, oltre ad essere un umano (nel primo era un grande drago), si presenta cattivo e capace di dare gran filo da torcere ai protagonisti. Tutti elementi che sono stati ben dosati così da non stonare insieme e, anzi, creare un cocktail funzionante.
Tempi delle scene ben dettate e un comparto grafico da miracoli tecnologici (tutti gli effetti particellari come neve e acqua sono spettacolari) completano la produzione. Un seguito atteso e una storia con delle buone premesse, tanto da poter rischiare di deludere i fans più affezionati, ha invece saputo emozionare e divertire ancora, riservando molte sorprese. Un film adatto ad un pubblico di ogni età appassionato di azione e avventura e, soprattutto a quei piccoli fans che hanno visto il primo capitolo e si ritrovano adesso cresciuti così come Hiccup e i suoi amici. Un ottimo secondo capitolo con una storia a se stante, così come il primo, a cui seguirà, tra qualche anno, anche un terzo.
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(How to Train Your Dragon 2 - 2014)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di:
Dean DeBlois
Sceneggiatura di:
Dean DeBlois
Tratto dai libri di:
Cressida Cowell
Prodotto da:
Bonnie Arnold
Produzione:
DreamWorks Animation, Mad Hatter Entertainment, Vertigo Entertainment
Animazioni:
DreamWorks Animation
Edizione Italiana:
20th Century Fox
USCITA ITALIANA: 16 AGOSTO 2014
Dopo il bel titolo del 2010 l'accoppiata vichinghi e draghi si ritorna con un sequel che promette tanto e mantiene ogni singola parola. Era difficile replicare alle belle idee del primo capitolo e senza l'amico e co-regista Chris Sanders, ma DeBlois copre egregiamente la sua assenza.
La storia ci riporta di nuovo a Berk, ridente cittadina nordica composta da scogliere a picco sul mare e vichinghi. Si ritorna esattamente cinque anni dopo gli eventi del primo titolo con tutte le aggiunte che quelli avevano portato, ovvero i draghi. Da animali da cacciare ad animali domestici, adesso la vita si presenta veramente diversa e, per molti versi, più serena. Hiccup e tutti gli altri giovani sono ormai cresciuti e lui meglio di tutti ha già le carte in regola per ricoprire il ruolo che suo padre vuole per lui. Ma il giovane cavaliere non è delle stesse idee e passa le sue giornate ad esplorare i confini della sua terra. Confini che hanno in serbo ancora molte sorprese.
Se la prima produzione ha avuto qualche problema nella sua concezione e non è mai stata una scelta di punta degli studios, il secondo arriva in pompa magna grazie al background che i due autori, Sanders e DeBlois, hanno creato. E il secondo, interpellato su questa nuova produzione, promette da subito più draghi, più azione e molto altro ancora. Premesse che sono state soddisfatte appieno.
La storia presenta alcuni nuovi personaggi, pochi, ma ben caratterizzati, ognuno con spazio a sufficienza per capirne il carattere e, contemporaneamente, ci mostra la crescita dei giovani conosciuti nel primo capitolo. Occhi puntati ovviamente su Hiccup e Astrid e sul capo villaggio, ma al centro delle vicende ritroviamo ancora il rapporto tra padre e figlio a cui si aggiungerà anche un nuovo e atteso elemento.
Ma gli autori osano ancor di più spingendo sul pedale dei sentimenti senza rispiarmiare sulle scene d'azione e senza correre il rischio di essere ripetitivi rispetto al primo capitolo. L'antagonista infatti, oltre ad essere un umano (nel primo era un grande drago), si presenta cattivo e capace di dare gran filo da torcere ai protagonisti. Tutti elementi che sono stati ben dosati così da non stonare insieme e, anzi, creare un cocktail funzionante.
Tempi delle scene ben dettate e un comparto grafico da miracoli tecnologici (tutti gli effetti particellari come neve e acqua sono spettacolari) completano la produzione. Un seguito atteso e una storia con delle buone premesse, tanto da poter rischiare di deludere i fans più affezionati, ha invece saputo emozionare e divertire ancora, riservando molte sorprese. Un film adatto ad un pubblico di ogni età appassionato di azione e avventura e, soprattutto a quei piccoli fans che hanno visto il primo capitolo e si ritrovano adesso cresciuti così come Hiccup e i suoi amici. Un ottimo secondo capitolo con una storia a se stante, così come il primo, a cui seguirà, tra qualche anno, anche un terzo.